Parallax
Titolo italiano: Riflessi nel ghiaccio
Data Stellare 48439.7
Prima trasmissione Raisat: 01.10.1997
Il Voyager incontra una singolarità quantica che sembra essere un'altra nave imprigionata. Tentando di salvare la nave, l'equipaggio capisce che la nave imprigionata è il Voyager stesso.
>Spoiler: (se non volete rovinarvi il gusto del finale non andate piu' avanti di questo punto)
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Come una persona sul fondo di un laghetto ghiacciato (spiega B'Elanna Torres) vedrebbe la sua immaggine riflessa sulla superficie cosi' il Voyager viene riflesso dalla singolarita' quantica. Persino il messaggio di soccorso che il Voyager ha ricevuto e' quello che lo stesso Voyager ha inviato in un momento successivo.
Una stretta collaborazione tra il capitano Janeway e B'Elanna (nonostante all'inizio della puntata ci fosse un certo attrito fra le due) permettera' al Voyager di uscire dalla singolarita' allargando il passaggio dal quale era entrato.
In questo episodio sono trattate due implicazioni della teoria della relativita. Una e' che in uno spazio a quattro dimensioni si possa procedere sempre in una stessa direzione per ritrovarsi sempre allo stesso punto, l'altra e' che in deterinate condizioni gli effetti possano precedere le cause.
Nella versione italiana il termine event horizon (l'orizzonte degli eventi di un buco nero) è stato reso con la l'orribile, ed errata, locuzione "orizzonte eventuale" invece di "orrizzonte degli eventi".
Yati
Chakotay dice a B'Elanna che avrebbe potuto uccidere Carey, in quanto alcuni frammenti di ossa sono quasi penetrati nel cervelletto. Peccato che il cervelletto sia nella parte posteriore della testa. Nel secondo doppiaggio, eseguito per la trasmissione su televisione, questa affermazione e' stata giustamente evitata.
Quando Neelix suggerisce al capitano di recarsi al più vicino sistema stellare che dista meno di tre anni luce, Janeway ordina di procedere alla massima velocità d'impulso. Contando che la velocità d'impulso è una velocità subluce (3/4 c max), il viaggio rischiava di essere lunghetto (minimo 12 anni).
Dopo aver capito che l'altra nave è lo stesso Voyager, gli ufficiali si riuniscono per decidere. Tom Paris riassume gli avvenimenti dicendo che stavano investigando in seguito ad una chiamata di soccorso, ma non hanno ricevuto la chiamata finché non si sono imbattuti nella singolarità quantica. Peccato che non stessero investigando sulla singolarità, ma ci sono caduti dentro.
Quando il capitano alla fine ordina di procedere a velocità d'impulso per uscire dall'orizzonte degli eventi, si vedono le gondole warp emettere il lampo tipico dell'accensione dei motori warp.
Alla fine, a B'Elanna viene assegnato il compito di ripristinare i motori warp e lei si lamenta del fatto che occorrerà un po' di tempo. Nella scena successiva si vede il Voyager partire a velocità warp. La sezione tecnica è proprio il luogo dei miracoli!